Come ottimizzare il tuo processo di stampa flessografica

Il tuo processo di stampa flessografica è il più efficace, semplificato e vincente possibile? Scorpi i nostri suggerimenti per l’ottimizzazione.

In questo periodo di grande incertezza, possiamo dire a voce alta che la stampa flessografica avrà un futuro. In base all’agenzia di ricerca tecnologica Smithers, la previsione è che il valore globale del settore della stampa flessografica aumenti dai 167,7 miliardi di dollari del 2020 ai 181,1 miliardi di dollari nel 2025. Questa notizia non è affatto sorprendente; finché le persone acquisteranno oggetti, esisterà sempre una richiesta di imballaggi, etichette e altre espressioni del marchio che vengono prodotte dagli instancabili rulli delle macchine per stampa flessografica.

Sebbene i professionisti della stampa non abbiano motivo di temere per la sopravvivenza del loro settore nel complesso, la tecnologia e l’innovazione avranno un notevole impatto sul panorama competitivo. Inoltre, la richiesta di sostenibilità degli imballaggi da parte di clienti e governi mette le aziende di stampa sotto pressione e le obbliga a riesaminare e aggiornare i loro processi, spesso in direzioni che portano a un aumento di costi o una riduzione dell’efficienza.

 

Per fortuna, con alcuni stratagemmi e un po’ di ottimizzazione dei processi flessografici, è possibile rimanere un passo avanti rispetto ai tuoi concorrenti, riuscendo anche a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. In questo articolo esploreremo alcuni dei modi in cui puoi ottimizzare il tuo processo di stampa flessografica.

 

Quali elementi del processo di stampa flessografica possono essere ottimizzati?

Come per ogni processo complesso, la flessografia è formata da tanti elementi in movimento e da processi più piccoli. È quindi importante identificare le aree in cui è possibile applicare piccoli cambiamenti senza creare rischi per l’intero processo. Il solo fatto che sia possibile applicare un cambiamento non significa che sia la scelta giusta. Per questo motivo dobbiamo identificare da questo insieme di procedure quali possono avere l’impatto più positivo sul processo di stampa nel complesso.

 

In Process Optimisation for Success, un articolo del 2020 a cura di FlexoTech Magazine, vengono evidenziate due aree del processo di stampa flessografica come candidati ideali per l’ottimizzazione: la riduzione dei materiali di scarto e la riduzione del tempo di preparazione.

 

Il processo di stampa flessografica genera materiali di scarto sia durante la preparazione che durante la stampa. Sebbene una determinata quantità di materiali di scarto sia inevitabile, più precisa è la preparazione iniziale di un sistema, minori sono le risorse che vengono sprecate a causa di errori di stampa e correzioni. Una migliore pianificazione delle risorse porta anche a una più precisa previsione della quantità di inchiostro necessaria per ogni lavoro e quindi a una riduzione del rischio di spreco della quantità in eccesso oppure di rimanere a secco prima del completamento.

 

L’automazione è un altro metodo che porta alla riduzione dei materiali di scarto e ottimizza il processo di stampa flessografica. Più elevato è il numero di processi che possono essere automatizzati, minori saranno di conseguenza i rischi di errore umano e di differenze tra lavori simili. Secondo il Printing Business Manager Danilo Gatti, l'automazione è in grado di ridurre la quantità di tempo necessario per le sostituzioni di una macchina da stampa flessografica a 4 colori dai 168 di una sostituzione manuale al sorprendente numero di 18 minuti per un processo automatizzato. Si tratta di un aumento di efficienza quasi del 1000%, che genera anche una diminuzione dei materiali di scarto, una superiore efficienza dell’operatore e un risparmio economico tangibile.

 

Riduzione del tempo di preparazione della macchina flessografica

Se una macchina da stampa flessografica non è in funzione, non produce alcun profitto. Partendo da questo concetto di base, ottimizzare i tuoi processi riducendo i tempi di fermo macchina può avere un notevole impatto sulla produttività complessiva. Il metodo più semplice per ridurre i tempi di inattività è accorciare il tempo necessario per preparare la macchina tra un lavoro e l'altro e anche durante un lavoro.

 

Esistono diversi modi per raggiungere questo obiettivo, tra cui l’investimento in apparecchiature e software migliori e nella formazione del personale per garantire che tutti seguano le procedure raccomandate. Un software dedicato alla gestione dei progetti flessografici, per esempio, può essere un ottimo aiuto per garantire che le persone siano pronte a cambiare le lastre di stampa nel momento esatto.

 

Una tecnologia innovativa relativa ai manicotti può far risparmiare ulteriore tempo e aumentare ancor di più l’efficienza. La nostra soluzione per il montaggio di lastre riutilizzabili, tesa® Twinlock, offre una rapida e semplice preparazione, con un risparmio di tempo e di denaro senza alcuna perdita nella qualità di stampa. Puoi trovare maggiori informazioni su tesa® Twinlock qui.

 

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